Il Cavaliere inoltre e' stato interdetto a vita dai pubblici uffici.
Lo hanno deciso i giudici con la sentenza di oggi, stabilendo per lui anche l'interdizione legale per la durata della condanna.
Il tribunale di Milano ha inflitto a Silvio Berlusconi una pena più alta di quella auspicata dal pubblico ministero Boccassini: sette anni, contro i sei richiesti dall'accusa.
I giudici hanno disposto la confisca dei beni già sequestrati in passato a Ruby e al suo compagno Luca Rizzo.
"Una sentenza di una violenza mai vista né sentita prima", ha detto l'ex premier. Il tribunale di Milano l'ha riconosciuto responsabile del reato di concussione e prostituzione minorile. Le carte riguardanti una lunga serie di testi della difesa sono state rinviate al pm per valutare un eventuale falsa testimonianza
"Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c'era davvero nessuna possibilità di condannarmi. E invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese", ha detto l'ex premier."Non è soltanto una pagina di malagiustizia - ha aggiunto - è un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese.
Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell'Italia un paese davvero libero e giusto".
Ecco il testo della sentenza: "Visti gli articoli 521 comma 1 (sulla correlazione tra l'imputazione contestata e la sentenza, prevede che il giudice possa dare al fatto una definizione giuridica diversa da quella enunciata nell'imputazione, ndr), 533 (condanna dell'imputato, ndr) e 535 (condanna alle spese, ndr) del codice di procedura penale dichiaro Silvio Berlusconi colpevole dei reati a lui ascritti, qualificato il fatto di cui al 'capo a' (concussione, ndr) dell'imputazione come concussione per costrizione (..) e ritenuta la continuazione, lo condanna alla pena di sette anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali".
"Visti gli articoli 317 bis (sulle pene accessorie, ndr), 29 e 32 del codice penale (che disciplinano i casi nei quali alla condanna consegue l'interdizione dai pubblici uffici e quella legale, ndr) dichiara l'imputato - prosegue il dispositivo - interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, nonchè in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena. Visto l'articolo 240 del codice penale, ordina la confisca dei beni sequestrati a Karima el-Mahrug e Luca Risso".(Fonte del dispositivo della pronuncia "la Repubblica.it")
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