Senza voler fare di tutta l'erba un fascio...cosa che detesto in ogni ammbito mi trovo oggi a scrivere di cattiva sanità!
Nelle mie rassegne stampa quotidiane, qualche giorno fa, mi capita di imbattermi in una ennesima notizia di malasanità.
Ennesima perchè, purtroppo la cronaca ne è piena. E non mi riferisco solo alla cronaca dei TG o della carta stampata, ma anche alla cronache di vita di ognuno di noi.
A chi non è mai capitato di effettuare esami del sangue refertati in modo errato? Quante volte abbiamo fatto una prima radiografia da cui non risultava nulla per poi doverne ripetere una seconda che invece metteva in luce una frattura non vista o un focolaio di broncopolmonite mal diagnosticato? Troppe volte, almeno per me.
Il trauma e il calvario, stavolta, sono quelli di una trentacinquenne romana in stato di gravidanza e del suo compagno. Non so, forse sarà che sono mamma ma la vicenda mi ha colpita molto.
Nel marzo del 2013 la donna si era recata presso l'ambulatorio di ginecologia e ostetricia del Fatebenefratelli per una ecografia morfologica ostetrica.
Era in stato di gravidanza da 21 settimane e 5 giorni. Il medico di turno le aveva consegnato subito i risultati dell'esame sottolineando la presenza di un feto unico dotato di attività cardiaca e motoria i cui parametri biomedici sono in accordo con l'epoca gestazionale effettiva; insomma tutto a posto!
Dall'ecografia però non erano risultato ben visibile il piccolo ed il futuro papà, per suo vezzo personale, decideva quindi di far effettuare alla compagna una seconda ecografia, per scorgere meglio i lineamenti del piccolo e per conservarne le foto.
L'esame era stato ripetuto in una struttura privata, otto giorni dopo, il 15 marzo. Drammatica la scoperta. Il feto, dato per perfetto al Fatebenefratelli era risultato, purtroppo, con gravi malformazioni. L'ecografista, infatti, aveva rilevato «una lunghezza marcatamente ridotta dell'avambraccio sinistro con presenza nel suo contesto di un solo osso della lunghezza di 22 mm continuandosi con una mano nel cui contesto non sono ben rilevabili tutte le dita». Una manina, per di più, «marcatamente e persistentemente flessa sull'avambraccio».
Malformazioni analoghe anche per l'altro arto dove, a livello della mano destra, «non risultano correttamente valutabili tutte le dita». Dopo giorni di disperazione, la decisione di recarsi in Francia ed abortire, non potendolo fare in Italia in quanto erano trascorsi i termini imposti dalla legge per l'interruzione della gravidanza. Insomma malasanità per incompetenza medica!!!
Non oso immaginare lo strazio della coppia!E qui si riaprono due tematiche delicate, serissime e che spesso tendono ad incrociarsi: malasanità ed aborto!!!
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