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Celebrare il 1° maggio e non avere un lavoro:la parola ai sindacati!


Fonte tgcom
Cgil, Cisl e Uil in piazza, a Perugia per la manifestazione nazionale del Primo maggio, con lo slogan "Priorità lavoro". Parola a cui restituire centralità e che i segretari generali scandiscono, uno dopo l'altro, dal palco della città, scelta come simbolo del "dramma del lavoro" vissuto due mesi fa, quando due lavoratrici della Regione sono state uccise da un imprenditore, che poi si è suicidato.
"Senza lavoro il Paese muore e questo Paese non può morire", ammonisce il numero uno della Cgil, Susanna Camusso. "O si risolve il problema di dare lavoro o il Paese affonderà" e affonderà "se non cambiamo la politica economica", sostiene il leader della Uil, Luigi Angeletti. Un messaggio al nuovo governo, a cui si rivolge anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Il governo deve avere il coraggio di cooperare con i poteri locali e le parti sociali. L'Italia si salva se tutti la salviamo". Quindi: "Basta a litigi e furbizie".

Dal governo Letta "abbiamo ascoltato" la necessità di ripartire dal lavoro, riconosce Camusso, ma "non bastano annunci e promesse. Ci sono stati sei anni di promesse e di provvedimenti opposti". Ora bisogna "fare i provvedimenti" giusti anche abbassando le tasse sul lavoro: "Devono essere ridotte notevolmente", chiede Bonanni chiedendo di rendere l'evasione fiscale "un reato penale". Sul lavoro sono intervenute anche le massime cariche dello stato. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, auspica che il governo dia in fretta risposte concrete mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, afferma "l'emergenza lavoro" fa sì che "la vittima diventi carnefice" anche se questo non giustifica la violenza.

Durante le varie manifestazioni in corso in tutta Italia non è mancata qualche contestazione. Soprattutto a Torino con un lancio di uova cariche di vernice nera contro il corteo Pd. Dopo gli interventi ufficiali il palco di piazza San Carlo viene invaso da gruppi di antagonisti, molti dei quali mascherati da Anonymous. Ed è polemica per la foto di Luigi Preiti che campeggia su uno striscione dei centri sociali.

Caos e proteste anche al concerto di Napoli. Un gruppo di ragazzi ha divelto le transenne urlando "vergogna". Il concerto è stato sospeso. Sono stati lanciati anche alcuni oggetti e una bandiere in direzione del palco.

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