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Condanna a Berlusconi: le motivazioni della sentenza!

 
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14:13 ora italiana
La corte d'appello di Milano, nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato i quattro anni di carcere per Silvio Berlusconi, imputato per il caso Mediaset, ha parlato di "un sistema portato avanti per molti anni" dall'ex premier e "proseguito nonostante i ruoli pubblici assunti. E condotto in posizione di assoluto vertice".
Gestione diritti tv era interesse di Berlusconi - Nelle motivazioni della sentenza che ha confermato i 4 anni di carcere (3 coperti da indulto) e i 5 di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale per Silvio Berlusconi, si legge anche che "era assolutamente ovvio che la gestione dei diritti, il principale costo sostenuto dal gruppo, fosse una questione strategica, quindi fosse interesse della proprietà, di una proprietà che, appunto, rimaneva interessata e coinvolta nelle scelte gestionali, pur abbandonando l' operatività giornaliera".

Attenuanti impossibili - La corte d'appello ha ritenuto anche che "in relazione alla oggettiva gravità del reato, è ben chiara l'impossibilità di concedere le attenuanti generiche" all'ex premier.

Irregolarità in compravendita diritti tv - La sentenza è arrivata al termine del processo di secondo grado sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici da parte di Mediaset. Quando fu pronunciata la sentenza d'appello uno dei legali di Berlusconi, il parlamentare Pdl, Niccolò Ghedini, la criticò aspramente definendola "al di fuori di ogni logica".

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