Fonte tgcom -
"Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l'unico a restituire 42 milioni di euro allo Stato". Così il leader del movimento, Beppe Grillo, commenta il risultato delle comunali. Ma non rinuncia a criticare chi, votando Pd e Pdl, partiti che "li rassicurano ma in realtà hanno distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno".
"Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l'unico a restituire 42 milioni di euro allo Stato". Così il leader del movimento, Beppe Grillo, commenta il risultato delle comunali. Ma non rinuncia a criticare chi, votando Pd e Pdl, partiti che "li rassicurano ma in realtà hanno distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno".
La "analisi" del voto"
- "Non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per
dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta":
così il leader M5S analizza, con toni sarcastici, gli esiti del voto. E
continua: "Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente è andato alle
coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S". E aggiunge che il
suo movimento è stato l'unico, oltre a restituire un bel po' di soldi,
"a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di
quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa".
"Capisco - ironizza - chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'Ilva, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato".
Le due Italie secondo Grillo - Secondo Grillo "esistono due Italie: la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500mila persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per se stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c'è scritto 'Teniamo famiglia'".
"In questi mesi - prosegue - non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L'Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest'ultima sta morendo".
E aggiunge: "L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene".
"La colpa? Non è dei pennivendoli" - Infine, Grillo afferma che "non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano il M5S sui giornali e su tutte le tv, notoriamente di proprietà dei partiti.
"Capisco - ironizza - chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'Ilva, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato".
Le due Italie secondo Grillo - Secondo Grillo "esistono due Italie: la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500mila persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per se stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c'è scritto 'Teniamo famiglia'".
"In questi mesi - prosegue - non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L'Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest'ultima sta morendo".
E aggiunge: "L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene".
"La colpa? Non è dei pennivendoli" - Infine, Grillo afferma che "non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano il M5S sui giornali e su tutte le tv, notoriamente di proprietà dei partiti.
Non è giusto. Il
risultato non è stato frutto di cittadini disinformati. Al
contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realtà
quotidiana, è stato dato in piena coscienza. Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per
favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto"
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