Il confronto tra i dati
relativi al primo semestre 2011 e l’analogo periodo del 2012, mostra una notevole flessione pari all'8,5%, dovuta all’intreccio tra la crisi economica che ha
colpito le famiglie italiane e l’introduzione del cosiddetto
‘superticket’ da 10 euro, necessario per accedere a visite
specialistiche e analisi mediche: sono proprio le prestazioni ai
pazienti non esenti a far segnare il calo più significativo, pari al
17,2%.
Lo studio, condotto dall’Agenas,
Agenzia Nazionale di Sanità, si basa sui dati forniti dalle undici
Regioni che rappresentano l’80% della popolazione.
L’introduzione del superticket a partire dal luglio 2011 non avrebbe portato i risultati preventivati: nelle casse delle Regioni “mancano almeno 300 milioni di euro”, ha dichiarato il presidente dell’Agenas, Giovanni Bissoni, “le entrate sono quasi dimezzate” e si aggirano attorno ai 450 milioni di euro, nettamente inferiori rispetto alla copertura precedentemente garantita dallo Stato.
Miracolo...gli italiani non si ammalano più!!!
Domanda: la crisi rende sani come pesci oppure ormai siamo fritti e non possiamo più nemmeno salvaguardare la nostra salute??
E l'art. 32 della nostra Costituzione??
L’introduzione del superticket a partire dal luglio 2011 non avrebbe portato i risultati preventivati: nelle casse delle Regioni “mancano almeno 300 milioni di euro”, ha dichiarato il presidente dell’Agenas, Giovanni Bissoni, “le entrate sono quasi dimezzate” e si aggirano attorno ai 450 milioni di euro, nettamente inferiori rispetto alla copertura precedentemente garantita dallo Stato.
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