Passa ai contenuti principali

Italia: la mossa di Napolitano!


E' pasqua ma la crisi italiana non fa festa! La palla è passata a Napolitano.
"Un governo c'è già", dice il presidente per sollecitare Monti e i suoi ministri. 
L'esecutivo, di fatto mai sfiduciato dal nuovo Parlamento, dopo la pausa pasquale si metterà subito al lavoro sui primi provvedimenti economici urgenti: il decreto per il piano di rimborso dei debiti della P.A. e il rinvio della Tares su tutti.
La prima data cerchiare in rosso sul calendario è il 3 aprile. Giornata in cui è prevista una riunione a Palazzo Chigi per approvare il decreto che autorizza il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese grazie all'allentamento del patto di stabilità interno per liberare risorse che gli enti hanno già in cassa. Sul piatto 40 miliardi di euro (secondo le stime di Bankitalia i debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese sarebbe complessivamente di 91 miliardi).Sempre nella stessa giornata dovrebbe essere approvato anche il decreto per il rinvio dell'entrata in vigore della Tares (la tassa sui rifiuti che dovrebbe sostituire la Tarsu) da luglio 2013 a gennaio 2014.
Che dire? Golpe o dimostrazione di responsabilità?

Commenti

Post popolari in questo blog

Senato, 233 si a Letta: l'italia ha un governo!

La "paura" delle larghe intese, del "mescolarsi", viene solo "se si pensa di avere una identità debole. Ma se si è convinti della propria identità, ci rendiamo conto che non ci sono alternative a quello che stiamo facendo". Scandisce le parole, in Senato, il premier Enrico Letta, e pare rivolgersi a quanti, nel PdL e soprattutto nel Pd digeriscono a fatica il voto di fiducia a questo Governo. La premessa, sostiene Letta, è che "dobbiamo essere consapevoli dell'identità, non se siamo timorosi di quello che ognuno di noi è, pensa, ha costruito. Non penso che Silvio Berlusconi sia uno dall'identità debole, se ho capito bene il personaggio... Ma anche io penso di aver fatto un percorso di costruzione di un partito che è orgoglioso della propria identità, di quello che abbiamo fatto. Ma allora non dobbiamo avere timore", perchè "di fronte alle politiche è possibile trovare soluzioni comuni. Se restiamo al nostro stendar...

Palazzo Chigi: "I due marò tornano in India"

I due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone , ritorneranno domani in India . Lo ha deciso il governo dopo aver chiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai due fucilieri e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, ha precisato che il governo indiano ha garantito che non ci sarà la pena di morte nei loro confronti. Il presidente del Consiglio, Mario Monti , insieme al ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, e al sottosegretario agli Esteri, Steffan de Mistura, ha incontrato i fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone , per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane. Sulla base delle decisioni assunte dal Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indi...

Italia: i sondaggi bocciano Bersani!!

Roma, 22 mar. (LaPresse) - In attesa delle decisioni di Napolitano, più della metà degli italiani (60%) è convinto che un eventuale governo Bersani non riuscirà ad ottenere la fiducia in Parlamento. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Intanto la crisi continua a gravare sul nostro Paese al punto che 2 italiani su 3 (66%) sono insoddisfatti della condizione economica della propria famiglia, contro il 46 per cento del 2007. E' quanto emerge da un altro sondaggio realizzato dall'Istituto Swg sempre in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. La stessa crisi fa guardare con grande incertezza e paura al futuro, tanto che ancor più italiani (68%) temono che un componente della propria famiglia possa perdere il lavoro. Un dato, questo, che è raddoppiato rispetto a 6 anni fa, quando ad essere preoccupato per la propria occupazione o di quella di un familiare era il 37 percento degli italiani