Dalla situazione di Cipro ''non
c'e' nessuna preoccupazione di contagio: l'Italia non corre
alcun pericolo''. Lo sostiene il presidente della Consob
Giuseppe Vegas ricordando che l'Italia e' un Paese
manifatturiero, Cipro e' diventata un'economia soprattutto
finanziaria e qualcuno dice un paradiso fiscale''. ''L'unico
avvertimento per i risparmiatori - spiega Vegas a margine di un
convegno Aifi - e' di tenere i soldi a casa e non metterli nei
paradisi fiscali''.
Ma cosa è accaduto a Cipro?
Dopo la vittoria dei conservatori alle ultime elezioni, come al solito sotto ricatto della bancarotta, il nuovo governo ha firmato un accordo umiliante per il salvataggio da parte della UE.
Il bail out, che doveva essere di 17 miliardi di Euro è stato ridotto a 10 miliardi. E da dove sono venuti questi soldi? Una parte da una tassa di quasi il 10% messa sui depositi sopra i 100 mila euro. E fin qui…. soprattutto tenuto conto che molti dei conti correnti di Cipro sono intestati a milionari russi che usano l’isola per evadere le già bassissime tasse russe, si può anche capire.
Ma una tassa del 6.75% su tutti gli altri depositi (anche se ora sembra possa essere ridotta ad un più modesto 2.5), quelli cioè sotto la franchigia dei 100 mila euro, è una vera e propria rapina dei piccoli risparmiatori ciprioti. Ora non bastano più solo i programmi di austerity che riducono occupazione e salario, ora bisogna pure pagare per essere “salvati”. L’idea sarebbe quella di far pagare i responsabili invece di chiedere ai cittadini del resto d’Europa di contribuire.
Ma cosa è accaduto a Cipro?
Dopo la vittoria dei conservatori alle ultime elezioni, come al solito sotto ricatto della bancarotta, il nuovo governo ha firmato un accordo umiliante per il salvataggio da parte della UE.
Il bail out, che doveva essere di 17 miliardi di Euro è stato ridotto a 10 miliardi. E da dove sono venuti questi soldi? Una parte da una tassa di quasi il 10% messa sui depositi sopra i 100 mila euro. E fin qui…. soprattutto tenuto conto che molti dei conti correnti di Cipro sono intestati a milionari russi che usano l’isola per evadere le già bassissime tasse russe, si può anche capire.
Ma una tassa del 6.75% su tutti gli altri depositi (anche se ora sembra possa essere ridotta ad un più modesto 2.5), quelli cioè sotto la franchigia dei 100 mila euro, è una vera e propria rapina dei piccoli risparmiatori ciprioti. Ora non bastano più solo i programmi di austerity che riducono occupazione e salario, ora bisogna pure pagare per essere “salvati”. L’idea sarebbe quella di far pagare i responsabili invece di chiedere ai cittadini del resto d’Europa di contribuire.
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